Caffè
Cialde compostabili e rivestimento in carta: la svolta green del caffè

Ogni anno, circa 13 milioni di tonnellate di plastica finiscono direttamente sulle nostre tavole.
Come?
Attraverso bottigliette, imballaggi e soprattutto sacchetti di plastica che, una volta dispersi in mari e oceani, vengono ingeriti da pesci, tartarughe e altri animali marini. Un danno ambientale e alimentare enorme.
Per accendere i riflettori su questo problema, il 12 settembre si celebra la Giornata Mondiale senza Sacchetti di Plastica: un’occasione per riflettere e promuovere azioni concrete contro l’inquinamento causato dalla plastica monouso.
Anche il mondo del caffè ha deciso di fare la sua parte, abbracciando una produzione più etica e sostenibile. In questo articolo ti raccontiamo la svolta green delle torrefazioni più note, che stanno rivoluzionando il modo di confezionare e gustare il caffè: cialde compostabili e incarti in carta riciclabile sono solo l’inizio.
Il primo passo sostenibile: le cialde compostabili
Prima di tutto: cosa significa compostabile?
Un prodotto compostabile è fatto con materiali naturali o trattati in modo da degradarsi rapidamente (in impianti industriali o, in alcuni casi, nel compost domestico), trasformandosi in fertilizzante organico.
Le cialde compostabili, quindi, possono essere smaltite nell’umido e tornare alla terra sotto forma di compost, chiudendo così un ciclo virtuoso.
Negli ultimi anni, molte torrefazioni italiane hanno fatto il primo passo green, scegliendo di produrre cialde compostabili.
Ad aprire la strada è stata Caffè Borbone, seguita da marchi importanti come Lollo, Toraldo, Kimbo e altri ambasciatori della tradizione del caffè napoletano e italiano.
Una piccola rivoluzione che parte dal nostro espresso quotidiano.
La svolta delle torrefazioni: gli incarti riciclabili
Ma non basta che una cialda sia compostabile: anche il suo incarto conta.
Ed è proprio qui che alcune torrefazioni hanno alzato l’asticella, scegliendo involucri in carta riciclabile, al posto del tradizionale rivestimento plastico o in alluminio.
Due grandi player si sono distinti in questo cambiamento: Caffè Borbone e Nespresso.
Vediamo come.
Il caso Caffè Borbone: cialde compostabili in carta riciclabile
Dal 2021, le cialde firmate Caffè Borbone sono diventate 100% amiche dell’ambiente.
Non solo la cialda vera e propria è compostabile, ma anche l’incarto esterno è in carta totalmente riciclabile nella raccolta differenziata.
Grazie alla collaborazione con Seda International Packaging Group, Borbone ha creato un pack funzionale, resistente e sostenibile.
Il risultato? Un riconoscimento importante: "Prodotto dell’Anno 2021", con menzione speciale per la sostenibilità ambientale.
Un esempio concreto di come l’innovazione e l’etica possano andare a braccetto anche nel caffè.
Caffè Nespresso: le prime capsule in carta
Anche Nespresso ha scelto di guardare al futuro, lanciando nel 2024, durante la Milano Design Week, la sua prima linea di capsule in carta.
Composte all’82% da polpa di carta, queste capsule sono rivestite da uno strato ultrasottile biodegradabile.
Il bello? Dopo l’uso, puoi gettarle nell’umido.
Sono certificate per il compostaggio industriale e rappresentano un importante passo avanti per un colosso che finora aveva puntato soprattutto sull’alluminio.
Una svolta significativa per chi ama il caffè, ma non vuole lasciare una traccia di plastica dietro di sé.
Verso una nuova cultura del caffè sostenibile
Se vogliamo dire addio per sempre alla plastica, il cambiamento parte anche da noi.
Ogni scelta conta.
Scegliere caffè con cialde compostabili e incarti in carta riciclabile significa ridurre la nostra impronta ambientale, proteggere i mari, tutelare la fauna marina e fare la nostra parte per un futuro più pulito.
Inizia oggi.
Alla tua prossima tazza di caffè, chiediti: è buono solo per me o anche per il pianeta?